BASTA VA!
Momenti di vita scolastica in un liceo dei giorni nostri
Autore: Vincenzo Sinacori
Pagine: 124
Data di pubblicazione: dicembre 2010
Prezzo: Euro 10,00 (costi di spedizione esclusi)
ISBN 978-88-905457-0-2
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Tutto ha avuto inizio il 19 dicembre 1995: la carriera scolastica del Prof. Vincenzo Sinacori inizia proprio il giorno della sua prima lezione in classe, tenuta al Liceo Linguistico 'E. Del Giudice' di Marsala, come docente di lingua e civiltà straniera francese. Quanti consigli di classe, quanti collegi dei docenti, quanti verbali, quanti incontri scuola-famiglia, quanti scrutini finali, quanti esami di stato! Ma, soprattutto..., quante ore trascorse in classe con gli alunni ! Ore vissute minuto per minuto. Un campionario di volti, di personaggi, di emozioni, in cui tuffarsi per confondersi in esso traendone gratificazione professionale ed umana.
Minuti, ore, giorni, in cui il Professore Sinacori ha non solo operato come "cinghia di trasmissione" del sapere, ma ha altresì tenuto, in parallelo col documento ufficiale (il registro di classe), un suo personale "brogliaccio", una sorta di libro di bordo della nave scuola, che si è trasformato in un libro il cui ammiccante titolo, come scrive Mario Gallo nella prefazione, "ci introduce ad un esilarante, scintillante, rutilante, scoppiettante iocu di focu di situazioni e battute, raccolte in tanti anni a contatto con gli alunni ed... i colleghi.
Un racconto quotidiano, dal vivo, punteggiato dalla nutrita serie - a centinaia! - di impagabili calembours (involontari autori i ragazzi, i genitori e, perché no, anche gli stessi professori). Si salta dalla rappresentazione del patema che precede la 'verifica orale' (l'interrogazione, ovviamente, non l'esame della bocca!) o il compito in classe, per risalire su su fino al rito demoniaco degli esami di maturità. La parte più succulenta è costituita da un florilegio di sbafornie linguistiche, tanto più rimarchevoli perché perpetrate in un liceo... linguistico! La parte del leone la fa la storpiatura delle forme grammaticali, ma pressoché inesauribile è anche la serie di battute del genere vario, da 'assaporare' ad un ad una. E così via... ridendo".
Ecco alcune delle più divertenti sbafornie linguistiche che il lettore potrà trovare nelle centoventiquattro pagine di un libro che regalerà sorrisi e risate a non finire !
"Professò, si può usare l'imbianchino?"
"Le opere più importanti del Manzoni sono quelle di Carmagnoli e l'Alzelchi!"
"Ho fatto un ritratto di Freud e me nonna mi risse: talìa che beddro Padre Pio!"
"Professò, come si scrive questui?"
"... gli aggettivi dimostrativi sono questo, codesto e codello!"
Il professore: "Fammi lo spinning del tuo nome"
"Mi devo comprare il cane, ma lo voglio labrador di marca!"
"Parla in stampatello!"
Il professore: "Non fate come Polifemo che ci sentiva solo da un orecchio!"
"Mia madre, andando a marcia indietro con la macchina, mi fa: abbassa la radio chi un ci viu!"
"Picciò, semu arruvinati, avemo compito di arabo e mancano tutte le tunisine!"