Custonaci, 1948-2008, 60 anni di autonomia comunale
Autore Salvatore Denaro Disponibile in Italiano. Informazioni su come acquistare questo libro Il libro, curato da Salvatore Denaro, raccoglie la trascrizione integrale dei 70 documenti che costituiscono il faldone conservato presso la Biblioteca Comunale di Erice dal titolo "Frazione Custonaci, pratica relativa alla costituzione in comune autonomo" e coprono un arco di tempo che va dal luglio 1946 al giugno 1949.
Custonaci, tra cielo e mare
Testo e Regia Giovanni Montanti Informazioni su come acquistare questo video Custonaci e il suo territorio, tra cielo e mare. Un invidiabile patrimonio naturalistico ed etno-antropologico. Le grotte, le torri, i bagli, la Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano, i siti ed i reperti archeologici, le risorse economiche, i panorami. Custonaci e il suo Santuario, tra fede e leggenda. Le opere d'arte, il fascino del culto per la Madonna, la rievocazione dello sbarco che portò dal mare il miracoloso quadro, la processione. Un coinvolgente racconto e suggestive immagini ci accompagnano alla scoperta di un paese che in ogni sua pietra, in ogni goccia del suo mare, in ogni frutto della sua terra, reclama la paternità di una storia antica ed il legittimo diritto di preservarla.
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Prodotto dall'Unione dei Comuni "Elimo-Ericini"
All'estremo ponente siciliano, là dove il Tirreno ed il Mediterraneo si incrociano, mito e storia si confondono dando vita ad atmosfere di impareggiabile suggestione.
Erice, il monte per secoli chiamato San Giuliano' sovrasta un'amena valle imponendole il diritto ad una storia comune di civiltà, di simbiosi di vita e costumi.
Attraverso un lento e spontaneo processo economico e sociale che ha interessato tutto l'agro ericino, la diffusa pratica dell'agricoltura e la devozione popolare hanno determinato il sorgere di insediamenti attorno ai bagli e ai santuari: in origine piccoli villaggi rurali e marinari che, ampliandosi, hanno permesso poi la formazione di centri urbani, oggi Comuni autonomi. Una storia iniziata tanti secoli fa eppure ancora viva.
Una storia scritta sui sentieri naturalistici, sulle cristalline acque del mare, sui muri di torri e bagli, sulla nuda terra, sotto il terso cielo. Una storia che ่ patrimonio di ogni singolo paese e di tutti coloro che, da Paceco a Valderice, da Buseto Palizzolo a Custonaci fino a San Vito Lo Capo, quotidianamente si prodigano per rendere eterni miti e leggende e preservare dall'oblio uno dei luoghi più affascinanti della Sicilia.
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La vita di Custonaci, piccolo paese agricolo del trapanese, gravita attorno al Santuario dedicato a Maria Santissima e centro del culto più sentito in provincia di Trapani.
Custonaci offre innumerevoli opportunità per un viaggio di studio, di relax, di escursioni, immersi in una natura ancora incontaminata: gli incantevoli paesaggi del monte Cofano e della baia di Cornino, i misteri nascosti nei bagli (documento storico di una civilità che incide nel paesaggio con segni culturali molto forti), nelle torri di guardia (manufatti di pregevole architettura militare ma anche segno di notevole pregnanza paesaggistica), nelle grotte (il segno più antico ed originale della primordiale civiltà umana).
Custonaci in ogni sua pietra, in ogni goccia del suo mare, in ogni frutto della sua terra, reclama la paternità dell'antica vocazione mariana ed il legittimo diritto di preservare il suo patrimonio storico e culturale.
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In un incantevole scenario circondato dal mare e reso magico dalle grotte preistoriche che si aprono nei costoni rocciosi, religione e cultura, fede in Dio e amore per la propria terra, si fondono dando vita ad un'affascinante rappresentazione che è qualcosa di più della messa in scena di ciò che per i Cristiani rappresenta l'Evento per eccellenza.
Gli attori non interpretano ruoli ma vivono realmente situazioni di cui sono o sono stati protagonisti, rappresentano il mondo in cui sono nati e vivono. La vita del borgo, scandita dai ritmi caratterizzati dalla straordinarietà dell'ordinario, è fissata sulle scene nei suoi molteplici e variopinti aspetti: la terra, la bottega, la casa, u bagghiu, il mercato, gli animali, la natura.
Mostrando luoghi, uomini e attrezzi, riproducendo attività agricole, pastorali, artigianali e domestiche - in alcuni casi ancora oggi vive nel borgo, in altre purtroppo dimenticate - il Presepe Vivente di Custonaci contribuisce al recupero del dialetto e compie un miracolo metamorfico trasformandosi in museo etnografico e antropologico vivente.
Questo documentario, che mirabilmente ne coglie i delicati suoni e le suggestive immagini, è una preziosa testimonianza non soltanto per il collezionista di nostalgie e per chi ama inseguire l'odore della storia e del tempo, ma anche per lo stuodioso, per i giovani e per l'intera società rurale che solo prendendo coscienza delle proprie origini potrà ritrovare il senso della propria esistenza.
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Percorrendo la strada panoramica che correndo lungo la costa collega Trapani con Castellammare si giunge a Custonaci, alle falde del Monte Bufara, base ideale per numerose escursioni di interesse naturalistico ma anche storico. Particolarmente facile ma non per questo meno suggestivo è quella che conduce all'accesso e all'esplorazione della Grotta Mangiapane, detta anche Grotta Scurati.
Al suo interno si ripara un piccolo, vecchio agglomerato rurale, costituito da case di un sol piano e completo di cappella e di strada acciottolata. Di notevole interesse sono inoltre le incisioni presenti sulle pareti della grotta, che possono farsi risalire al Paleolitico superiore.
Il fascino di questo villaggio abbandonato, con le case squadrate dai colori della terra bruciata, è possibile riassaporarlo nel periodo natalizio, quando al suo interno viene allestito un suggestivo Presepe Vivente, all'interno del quale gruppi figuranti mettono in scena la vita quotidiana della Sicilia rurule di inizio secolo. In altri periodi dell'anno la stessa struttura viene utilizzata per ospitare un Museo Vivente dei Mestieri.
Autrici: Maria Rosaria Falcone e Romilda Nicotra
Testo in lingua italiana illustrato con foto, disponibile anche in versione inglese, francese, tedesco.
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Il territorio trapanese presenta numerose caratteristiche strettamente legate l'una all'altra che costituiscono l'anima stessa di questa provincia. Ecologia, tradizioni, architettura, spiagge, gastronomia, archeologia, mistero, storia, avventura, artigianato, cultura rappresentano un'unica catena che lega tutti i centri e tulta la gente.
Il patrimonio archeologico monumentale ed artistico di questa terra è immenso. Grotte preistoriche, resti di popoli misteriosi, insediamenti punici, architettura bizantina, araba normanna, barocca, rinascimentale, moderna. All'opera umana fa da cornice una natura sontuosa, ora dolce ora selvaggia.
Golfi bellissimi, spiagge dorate, aspre scogliere, corsi d'acqua, morbide valli, vette imponenti, ambienti lacustri, riserve naturali, saline rese magiche dai giochi del sole, isole vulcaniche.
L'unica vera pecca della provincia di Trapani è che non entra tutta in valigia."
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Viaggio nei Comuni Elimo-Ericini
Custonaci: il territorio, il culto
Il Presepe Vivente di Custonaci
Museo vivente di Custonaci
Perle di Sicilia